Dal 1963 portiamo in cucina sapienza artigiana e design di altissima qualità.

Serafino Zani

La profonda conoscenza della lavorazione del ferro e dell’acciaio costituisce da secoli il patrimonio degli abitanti delle valli prealpine a Nord di Brescia: è a Lumezzane che Serafino Zani mette a frutto l’esperienza maturata lavorando con il padre Bernardo Lorenzo e fonda la Zani Serafino & C. nel 1963. Fin dall’inizio l’azienda ha applicato questo know-how secolare, regole tramandate di generazione in generazione, insieme ad una grande attenzione ai dettagli, alle finiture e ai materiali.

Questa fotografia degli anni ’30 mostra il fondatore dell’azienda Serafino Zani (17 luglio 1918 – 7 settembre 1981) impegnato con il padre nella bottega di Lumezzane, in provincia di Brescia, dove la famiglia Zani, le cui origini risalgono addirittura al XV secolo, ha sempre vissuto. I sei figli del fondatore Serafino, che oggi compongono la famiglia Zani, sono ancora impegnati nella gestione dell’azienda, insieme ai nipoti della terza generazione.

La famiglia Zani continua oggi a guidare ed amministrare l’azienda, sviluppando progetti e fabbricando prodotti che coniugano tradizione artigianale con una visione industriale originale ed innovativa. Ancora oggi tutti i processi che portano alla realizzazione di pentole, casseruole, tegami, padelle in acciaio sono realizzati nell’azienda di Lumezzane, con la volontà di affermare la propria vocazione a produrre oggetti belli e di grande qualità.

Ogni prodotto Serafino Zani è il risultato di un attento progresso unito ad una consolidata filosofia di design. L’attenzione rivolta alle specifiche funzioni pratiche degli oggetti che produciamo fa sì che non manchino mai di soddisfare le esigenze di chi li utilizza. Questa è la filosofia aziendale che, fin dall’inizio, ha determinato le scelte strategiche della nostra attività imprenditoriale.

La famiglia e l’azienda Zani hanno sempre avuto un rapporto molto stretto con la Comunità: la crescita dell’azienda è stata resa possibile dal contributo dei nostri dipendenti. Inoltre la Comunità ha facilitato la crescita e lo sviluppo delle imprese di Lumezzane. Di conseguenza, anche noi abbiamo sentito e continuiamo a sentire la necessità di contribuire concretamente allo sviluppo culturale del territorio.

Abbiamo costruito un Osservatorio Astronomico sul Monte San Bernardo a Lumezzane e lo abbiamo donato alla comunità. La nostra azienda, insieme all’Unione Astrofili Bresciani, continua a gestire tutte le attività educative, di ricerca e di osservazione, con particolare attenzione per le scuole della Regione Lombardia.

Insieme a un gruppo di appassionati abbiamo anche creato l’Associazione Musicale All’Unisono, che oggi può contare su 30 insegnanti e più di 200 alunni, tenendo lezioni individuali e di gruppo per tutti i tipi di strumenti musicali.

Questi elementi sono le nostre caratteristiche peculiari e rappresentano la nostra distintiva identità aziendale. Sono loro che ci differenzia:

«Non dico mai che i nostri prodotti siano più belli di altri, o quello che noi siamo migliori di altre aziende. Spetta al mercato giudicare. Quello che dico, tuttavia, è che siamo diversi dagli altri. Abbiamo le nostre caratteristiche peculiari e crediamo nella promozione dei nostri valori», Roberto Zani.

«Lavorare con Serafino Zani mi offre la possibilità di confrontare il mio modo di lavorare con la produzione italiana su un terreno che ritengo molto interessante e che chiamo la Casa-Fabbrica. Serafino Zani è un’azienda contemporanea, industriale e particolarmente attenta al design, ma ha allo stesso tempo un legame molto forte con il proprio territorio e con il fare degli artigiani. Utilizza i mezzi di produzione industriale senza dimenticare i saperi della manodopera. Credo ci sia una grande qualità nel cercare di utilizzare i mezzi industriali, ricordando che scegliere una tecnologia o un macchinario è come scegliere un utensile: entrambi non valgono in quanto tali, ma perché, attraverso il progetto, sono in grado di fare sentire il tocco della persona che li ha realizzati». Konstantin Grcic